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Bando Regione Lombardia “La Funsciù 2019”

Un progetto di narrazione partecipata della comunità di Gianico

Ogni dieci anni, a Gianico, si celebra la Festa della Madonna del Monte, meglio conosciuta dai suoi abitanti col nome di Funsciù: un rito secolare e comunitario – capace di trasformare il paese in un bosco fiorito e profumato d’abete – che i gianichesi tramandano di generazione in generazione, rinnovando ogni volta il voto cinquecentesco alla loro Madonnina.

La Funsciù di Gianico, l’evento più rilevante del Comune e tra i maggiori dell’intera Valle Camonica dal punto di vista della tradizione e della fede mariana, fa parte del R.E.I.L. (Registro delle Eredità Immateriali Lombarde), progetto di valorizzazione, salvaguardia e promozione dei beni immateriali, saperi tradizionali e pratiche rituali della Regione Lombardia.

Dai primi mesi del 2018 alla fine del 2019, grazie alla collaborazione con Elena Turetti (responsabile scientifico), Giacomo Andrico (regista) e tutto il Comitato Organizzatore della Funsciù, Voilà ha scritto e realizzato il progetto di narrazione partecipata della comunità di Gianico, proprio mentre dava forma e corpo alla ritualità della Funsciù.

Il progetto, cofinanziato grazie al Bando di Regione Lombardia – Avviso Unico Cultura 2018 (A.11, linea 2), si articolava in tre diversi ordini di azioni:

  • Azioni di documentazione audio-video, realizzate secondo i canoni Aess (Archivio di Etnografia e Storia Sociale), dedicate alla documentazione rigorosa dei saperi sottesi al rito della Funsciù, quali: la concezione e realizzazione di diverse tipologie di fiori di carta, la concezione e realizzazione di portali, archi e gallerie di ferro per l’allestimento delle vie, il repertorio musicale per organi e per campane dedicato. E all’osservazione partecipante della vita e delle modalità di organizzazione di due gruppi di famiglie, scelti per diversità e intenti a concepire e realizzare l’allestimento della propria via per il passaggio della Madonnina, con l’intenzione di coglierne le dinamiche e la natura.
  • Azioni di narrazione partecipata (focus group/laboratori di educazione alla narrazione) per far emergere i valori e i significati che la comunità conserva e tramanda attraverso il rito della Funsciù, il ruolo della donna nella trasmissione di questi significati, il valore intergenerazionale di questa ritualità, i diversi significati che bambini, ragazzi e anziani danno alle Funsciù oggi, l’emersione dei valori identitari di questo rito che nutriranno il senso di attesa e poi di ospitalità verso il pellegrino/visitatore e il bisogno di scambio con altre comunità affini di ciascun cittadino di Gianico.
  • Azioni di promozione e di comunicazione, accompagnano il rito dalle fasi di preparazione alla realizzazione della festa, fungendo da leve di partecipazione attiva dei ragazzi e giovani della comunità e da strumenti di preparazione, accoglienza e ospitalità verso il visitatore.

A conclusione del progetto, la presentazione del cofanetto Abitare il sacro, contenente un libretto e un DVD con tre diversi contributi video (regia e il montaggio di Giacomo Andrico, con la collaborazione alle riprese di Emanuele Fanelli, sulle musiche originali di Claudio Smussi), che riconsegna alla cittadinanza una sintesi del lungo lavoro svolto, strutturato come un diario, unendo contributi testuali ad una selezione della grande raccolta fotografica realizzata con la collaborazione di tutta la popolazione, che ha aperto i propri album di famiglia per raccontare com’è cambiata la Funsciù nel tempo, la veste scenica del rito, usi e costumi, ma anche come si è dovuta rinnovare per giungere sempre viva sino a noi e proseguire il cammino nella storia, attraverso le generazioni.

Committente: Comune di Gianico (BS)

Anni: 2018-2019


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